MOTOESTATE: ECCO L'INTERVISTA ALL'ORGANIZZATORE BRUNO SANDRINI

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I Trofei MES  2022 sono pronti a partire e a svelare le ultimissime novità in casa MotoEstate è stato l’organizzatore Bruno Sandrini ai microfoni di Rossomotori.it

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Le novità introdotte dalla kermesse motociclistica più vecchia d’Italia sono molte: dal cambiamento nell’assegnazione dei punteggi, che diventano uguali a ciò che avviene nel motocross, fino all’assegnazione di Extrapoint ai pole-man e a chi farà registrare il giro veloce in gara. La novità più importante riguarda poi le nuove categorie che saranno introdotte (Big e Junior Supersport) o reintrodotte (La Naked) nel 2022. Proprio a proposito di quest’ultima, Sandrini spiega che “Abbiamo deciso di reintrodurre le Naked e inserire le Big Supersport perchè è quello che ci suggerisce l’andamento del mercato. Noi siamo sempre stati attenti a questo aspetto, da un lato per consentire alle persone di correre con moto economiche e dall’altro seguire le più recenti tendenze. Il mercato delle supersportive è non fa numeri importanti, anche se la pista affascina sempre. Le naked sono tra le moto più vendute e riportarle in pista ci sembrava una conseguenza naturale. La categoria dedicata alle semi-carenate l’abbiamo lasciata nel 2016 a causa della partecipazione di pochi piloti, ma ora abbiamo deciso di ripuntare forte sulle nude”.

Altra grande novità  riguarda l‘introduzione delle Big Supersport nella classe motociclistica intermedia. Oltre alle consuete 600, Yamaha e Kawasaki in primis, si aggiunge la possibilità di correre con le Ducati Panigale V2, la MV Agusta F3 RR e Triumph 765. Bruno Sandrini, nonostante abbia accolto nel MES 2022 questa nuova categoria che farà parte della 600 Aperta (con classifica a parte), non si dice molto favorevole alla introduzione di queste nuove moto. “Per me non è stata una grande idea. E’ stata una scelta sbagliata, stanno spingendo sempre più in alto, aumentando i costi, rendendo più difficile correre. Si passa dalle 400 che hanno un costo vicino ai 6.000 euro ai 22.000 euro per una Big Supersport. Lo step per uno che corre è molto alto. Abbiamo le categorie entry level, ma manca la presenza, come un tempo, della 250 e successivamente il passaggio in 600 con costi simili. Nonostante questo in molti correranno con le Big SS, perchè il pilota è attento alla prestazione. Lo sforzo lo fa se la moto è prestante e Ducati in questo senso sembra essere la migliore. Era giusto dedicare una classifica a parte”

“Bisogna vedere cosa faranno ora le case giapponesi. Mi auguro che se continueranno a mantenere in gamma queste 600, almeno che ci siano abbastanza moto da differenziare le griglie. Una volta c’era una differenza di cilindrata con un senso logico, quattro cilindri 600 e 750 bicilindriche. Le gare erano equilibrate. Ora il vantaggio rischia di essere elevato”.

Altra novità del 2022 è l’aggiunta di una nuova pista nel calendario: l‘Autodromo dell’Umbria a Magione. Il campionato è sempre stato circostanziato al nord Italia e Sandrini ci spiega perché il MES tornerà dopo quasi dieci anni a fare tappa in terra umbra.

“Sono due i motivi che ci hanno spinto a scegliere Magione. Il primo è che sono sempre più presenti piloti del centro Italia a correre il MES e ci è sembrato giusto andare in una pista più vicina a loro. E il secondo motivo è che abbiamo corso diversi anni al Tazio Nuvolari di Cervesina, ma non abbiamo le stesse vedute di gestione di un weekend di gara. Abbiamo quindi deciso di allargare il bacino di utenza, sottolineando il fatto che al nord c’è carenza di piste. Ne sono venute a mancare parecchie negli ultimi anni”

I Trofei MES accoglieranno anche durante la prossima edizione wild card di prestigio. Lo scorso anno hanno calcato le piste del Motoestate piloti come Luca Salvadori, Claudio Corti, Bradley Smith e Ivan Goi. Bruno Sandrini ha commentato così la possibilità di vederli anche in questa stagione.

“Tante persone verranno a correre nel circus del Motoestate. Luca Salvadori sicuramente farà qualcosa con noi, Claudio Corti e Bradley Smith pure faranno qualche puntata qui al Motoestate. Diciamo che ce ne saranno, ma il nostro scopo non è portare il nome di spicco, ma è essere un gioco per bambini. Chiunque viene nel paddock si diverte perchè l’atmosfera è molto da motoraduno”.

Questi ultimi due anni di pandemia hanno tagliato le gambe a molte attività e manifestazioni, Motoestate compreso. La speranza per Sandrini per il 2022 è riportare il pubblico sugli spalti e ritornare a vivere il paddock con più convivialità, come negli anni pre-COVID.

“Il vero obbiettivo del 2022 è riavere il pubblico sugli spalti e tornare a vivere il paddock come facevamo in precedenza, organizzando aperitivi, trovandoci a tavola, organizzando attività.  Con la fine dello stato di emergenza che dovrebbe arrivare, vorremmo oltre a riaprire al pubblico anche far provare le moto ai bambini, accogliere motoraduni.”

Oltre i buoni propositi per il 2022, c’è anche una considerazione finale sullo stato economico generale del paese, motivo che potrebbe scoraggiare alcuni a partecipare al campionato.

“Gli obiettivi sono quelli che ti ho detto sopra, ma devo essere realista. La situazione e la congettura economica che c’è ora mi fa paura. C’è poca predisposizione alla spesa, anche da chi potrebbe spenderli. In più gli aumenti che ci sono stati non fanno bene al “superfluo” e noi lo siamo. Il Motoestate non è un campionato con il quale si arriva in Ferrari. Per tanti il campionato è un’alternativa alla vacanza, quello che magari guadagnano extra lo mettono da parte per partecipare al Motoestate e correre in moto. Bisogna pensare che con questi aumenti alcuni potrebbero desistere dal partecipare. Mi auguro almeno di mantenere i numeri dello scorso anno, poi vedremo. In questi anni ho imparato che ci sono troppe incognite. Mi auguro solo il meglio”.

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